Una barca con l’anima…

Onore ai primi. Il Pathfinder 58 ha il merito di essere stato la prima barca di serie progettata e costruita in Italia pensata per avere un autonomia di mille miglia navigando a regime dislocante, ma anche capace di mantenere i 20 nodi di crociera. Sempre con la massima efficienza delle linee d'acqua. L'idea è stata sviluppata da un'intuizione di Aldo Gatti, l'ingegnere areonautico progettista di tutti gli scafi Rose Island. Per lui il motoryacht ideale assomiglia a «una barca a vela senza albero», robusto ma confortevole, per navigare negli oceani del mondo in ogni condizione. Non per nulla la sua più grande soddisfazione da progettista nautico è stata: «Lavorare sul Pathfinder di Rose Island. Un 58 piedi capace di navigare tra i 10 e i 12 nodi con consumi contenuti. Il suo look (disegnato dal collega Villani) è quello di una navetta e le linee sono “gentili”». Purtroppo negli ultimi anni il mercato è stato soddisfatto nella richiesta di avere una barca che ancora prima di essere bella, fosse piena di volumi da stipare poi con arredi o spazi inutilizzati, dando obbligando così i progettisti a disegnare carene non adatte alla navigazione, poco marine, e in definitiva poco barche. Ora, grazie alla congiuntura economica e al momento di riflessione conseguente, questa tendenza ha cessato di crescere.
Ed ecco che ritorna attuale una navetta veloce, ancora progettata e costruita in Italia, destinata a chi, anche nella produzione di serie, cerca qualcosa di diverso. A partire dall'aspetto classico, al di là del tempo e delle mode, capace di segnare uno stile anziché seguirne.
I genitori nobili della carena sono le linee d'acqua delle barche a vela impiegate nelle regate oceaniche. Adattate alle necessità del navigare a motore, sono inserite nell'opera viva e consentono prestazioni finora sconosciute agli yacht a motore da diporto. Soprattutto per i consumi, a parità di velocità sempre sotto la media dichiarata dai vari cantieri per i diretti modelli concorrenti per dimensione e tipologia. La presenza della chiglia, inoltre, consente stabilità di rotta e riduce notevolmente il rollio, offrendo un elevato comfort sia in navigazione sia in rada.

In regime planante come in quello dislocante, l’assetto consente una navigazione confortevole. Perfetta per sfruttare la vivibilità esterna, tipica delle barche mediterranee, votate al contatto con l'ambiente marino. Come si sperimenta nelle aree prendisole: a prua, per quattro persone, e nei quasi 20 metri quadrati del flying bridge. O nel più protetto pozzetto, con il tavolo da pranzo riparato dalla sovrastruttura, capace di diventare un'ulteriore zona relax, da aggiungere alla stessa plancetta di poppa: una vera spiaggia privata.

Gli interni sono razionali nella ripartizione degli spazi, con un uso moderno dei volumi, ma in sintonia con lo stile classico degli arredi, tutti realizzati rigorosamente in massello. Qui i toni caldi del mogano sono abbinati a tappezzerie e rivestimenti chiari, senza alcuna indulgenza verso materiali non naturali o sintetici.

Prestazioni marine innovative: fino a 12 nodi il regime di navigazione è dislocante con i conseguenti minimi consumi capaci di dare anche 1000 miglia di autonomia. A 12 nodi il Pathfinder 58 già plana e consente di scegliere le prestazioni più indicate al momento: dai 14 nodi della crociera economica fino alla velocità massima di 20 nodi.