Per quanto possano essere differenti nell'aspetto, tutti i figli di una coppia di genitori hanno lo stesso patrimonio genetico. A volte potranno sembrare neanche parenti, ma il corredo cromosomico è composto dagli stessi elementi di partenza. Molte caratteristiche dei fratelli saranno quindi simili, per non dire identiche, anche se a volte non saranno cosi evidenti o immediate. Lo stesso accade per tutte le barche Rose Island.
Non importa la dimensione, non importa la tipologia, in ogni modello uscito dal cantiere ci sono elementi comuni a tutti gli altri. Portano le innate doti di marinità delle imbarcazioni più nobili che le hanno precedute. L’ispirazione costruttiva rispecchia le barche senza tempo che hanno fatto la storia della marineria. Tutti gli scafi sono disegnati prima per navigare e dopo per essere contenitori d'arredi.
Carene completamente plananti sui Lobster,con forme capaci di assicurare una velocità di navigazione con la medesima efficienza dalla velocità di planata,molto bassa attorno agli 11 nodi e raggiunta sempre molto in fretta, fino alle velocità massime. Potendo così scegliere tra una barca dotate di grandi autonomie e l'altra capace di rapidi spostamenti fino a 30 nodi,ambedue accomunate dalle medesime doti marinare.
Univa variabile:la manetta del gas.
Carene attente alle prestazioni e ai consumi, sviluppate lavorando sulle forme ibride delle tondoplananti, come sui Pathfinder ,capaci di dislocare fino a 9 nodi e di essere in perfetta planata già a partire da 11 nodi fino a 20 nodi,in modo da consentire all’armatore di scegliere il regime di navigazione preferito.
Altro gene dominante è l'attenzione alla sicurezza. Non solo dell'imbarcazione, certo fondamentale visto che è lei a prendersi cura di chi è a bordo almeno finché si sta in mare, ma proprio di chi a bordo ci deve stare. Tentibene, battagliole, camminamenti, illuminazione, altezze, spigoli, materiali. Tutto è studiato per essere dove serve e nella quantità in cui serve. Nulla di più o di meno. Uno degli obiettivi del team Rose Island è sempre stato fare sentire al sicuro chi sale su una delle sue barche. Sopra e sottocoperta.
Un armatore, dopo i primi giorni di crociera ha commentato: «Gli interni danno la sensazione di vivere davvero il mare». Sembra un ossimoro sentirsi nel più aperto degli ambienti mentre si è al chiuso, ma è proprio questo l'altro marchio di fabbrica degli yacht nati a Chignolo d'Isola. Sono pensati per chi ama il gusto tradizionale pur essendo progettati con criteri contemporanei e con l’utilizzo di tecnologie moderne. Gli arredi sono realizzati a mano da sapienti artigiani, maestri del made in Italy, nel rispetto dei materiali pregiati impiegati. Prima di ogni cosa, nessuna concessione viene fatta a un'apparenza che non abbia riscontro con una pari qualità intrinseca. Le essenze sono in mogano Honduras, secondo le disponibilità del mercato, oppure in mogano Kaya per le impiallacciature. Per i masselli è utilizzato il pink ceddar e l’acero definisce gli intarsi. I cassetti sono montati su guide scorrevoli ammortizzate e sono muniti di blocco meccanico con pomello a pulsante. I paglioli sono in mogano filettato acero dal passo di 110mm. Al fine di rendere salubri gli ambienti, pensando a preservare gli ospiti a bordo da eventuali allergie, è escluso l’utilizzo di moquette mentre il completamento dello stile negli arredi è garantito da boiserie in mogano e da rivestimenti o inserti di laminato inerte di colore avorio. I cielini sono rivestiti di ecopelle. La verniciatura, realizzata a 70 gloss ,rispetta i colori dei materiali naturali impiegati e assicura il ricercato effetto cromatico.
Sono esclusi dal ciclo produttivo materiali di pregio inferiore o plastiche che simulano legni o legnami ricostruiti con resine polimeriche. Queste scelte, insieme alla raffinata progettazione e all’accurata e solida esecuzione,consentono di fare assaporare all’armatore non solo il profumo antico del legno ma anche di fargli apprezzare le delicate imperfezioni di un materiale naturale e, anche da lavorato, sempre vivo.